A cura di Antonella Prudente

Nome: Luigi

Cognome: Maggi

Professione: Consulente Risorse Umane

Gioco a scacchi:    SI               

Presentazione:

Sono consulente aziendale e mi occupo di sviluppo delle Risorse Umane; dal 2020 sono anche presidente della Federazione Scacchistica Italiana. Ho lavorato in molti paesi europei ed extraeuropei nel campo della formazione; in Italia con note imprese e la Pubblica Amministrazione centrale e periferica, soprattutto in ambito delle competenze manageriali.

Qual è il suo rapporto con gli scacchi?

Ho imparato a giocare a scacchi all’età di circa 10 anni e li ho provvisoriamente lasciati a causa del lavoro che mi portava a viaggiare in continuazione. Ho ripreso a giocare quando mio figlio si è appassionato e, da quel momento in poi, giocando prima e poi assumendo incarichi dirigenziali nella Federazione, non li ho più lasciati. Per me gli scacchi sono una combinazione di arte, cultura, gioco e sport e ritengo che ognuno possa trovarvi qualcosa che lo soddisfi profondamente.

Oggi non si parla più di gioco, bensì di sport. In qualità di esperto di management ma anche di testimone privilegiato del mondo scacchistico, quali sono gli effetti collaterali di questa nuova disciplina sportiva?

Gli scacchi aiutano lo sviluppo di molteplici competenze, tra cui quelle logico cognitive, e se praticati in ambito scolastico aiutano ragazzi e ragazze anche nello studio. Non a caso il Parlamento Europeo con la Dichiarazione del 15 marzo 2012 invita ad introdurre il programma “Scacchi a scuola” nei sistemi d’istruzione dell’Unione Europea. Ma gli scacchi sono anche una palestra di management, consentendo di acquisire o rafforzare una serie di competenze spendibili in ambito lavorativo.

A chi consiglierebbe il gioco degli scacchi?

A tutti, dai 6 anni in poi. Anche in età avanzata, perché contrasta gli effetti dell’invecchiamento della nostra mente.

Quanto incide sulla crescita di un individuo un gioco/sport come quello degli scacchi?

Ripensiamo al classico motto di Giovenale “Mens sana in corpore sano”: dobbiamo augurarci che ci sia armonia tra corpo e mente. Gli scacchi servono a questo.