A cura di Antonella Prudente
Nome: Rosalba
Cognome: Del Giudice
Professione: Studentessa
Gioco a scacchi: SI
Presentazione:
Sono Rosalba Del Giudice, laureanda in medicina presso l’UniBo sede Ravenna. Ho frequentato il liceo classico di Nusco, mio paese di origine. Mi piace leggere, fare sport e vivere la vita.
Qual è il suo rapporto con gli scacchi?
La prima volta che, da piccola, mi sono ritrovata a leggere un foglietto che spiegava come si svolge una partita mi ha catturata e ho deciso di imparare. Alle medie poi ho iniziato a seguire un corso pomeridiano, che ho continuato anche durante il liceo. Tuttora mi diletto in qualche partita online ed è sempre piacevole incontrare qualcuno con cui confrontarsi dal vivo.
Oggi non si parla più di gioco, bensì di sport. In qualità di esperto di medicina, quali sono gli effetti collaterali di questa nuova disciplina sportiva?
Non credo ce ne siano. Non esistono effetti collaterali per chi gioca a scacchi, ci sono solo benefici e vantaggi
A chi consiglierebbe il gioco degli scacchi?
A chiunque si senta un minimo incuriosito. È un’attività che permette – e un po’ richiede – di essere riflessivi e scrupolosi. Ci si può divertire molto e può essere anche rilassante.
Quanto incide sulla crescita di un individuo un gioco/sport come quello degli scacchi?
Può essere estremamente formativo, in una modalità talmente individuo-specifica da essere – almeno per quel che mi riguarda – non racchiudibile in una qualche generalizzazione, tutto dipende da come se lo si vive.