A cura di Antonella Prudente

Nome: Luigi

Cognome: Ciavarra

Professione: Impiegato ditta privata

Gioco a scacchi:    SI                              

Presentazione:

Mi occupo dell’ufficio commerciale di una ferramenta a livello industriale. Sono socio della Proloco locale con cui collaboro. Amo lo sport in genere.

Qual è il suo rapporto con gli scacchi?

Con gli scacchi ci convivo dal 2005 anno in cui ho ricominciato a giocare e non ho più smesso. Ho fondato la A.s.d Cerignola scacchi, sono istruttore, giocatore con livello di CM,  Arbitro regionale, e attualmente ricopro il ruolo di consigliere nel comitato regionale pugliese.

Oggi non si parla più di gioco, bensì di sport. In qualità di esperto del settore commerciale, quali sono gli effetti collaterali di questa nuova disciplina sportiva?

Gli scacchi credo che sia uno sport/gioco che deve essere svolto in tutte le scuole in quanto sono utilissimi per una crescita migliore di ogni individuo. Applicare ciò che gli scacchi ti insegnano in ogni contesto della vita quotidiana, può aiutarli a vivere meglio, a fare scelte giuste e ponderate, a trovare la propria autostima. Non fermarsi alla prima risposta o alla prima soluzione ma capire che ci sono varie e molteplici conseguenze può solo aiutarci.

A chi consiglierebbe il gioco degli scacchi? Ovviamente a tutti. Dai 6 anni in su. Non ci sono limiti di età per aprire la mente ad orizzonti sconosciuti.

Quanto incide sulla crescita di un individuo un gioco/sport come quello degli scacchi? Se applicato nel modo corretto, tantissimo. Parecchi giocatori bravi di scacchi sono tutti laureati con il massimo dei voti. Un motivo ci sarà…..